La band: Aldo Granese

Cantante e Autore (28-11-75)

Le canzoni sono tutta la mia vita, ogni altra cosa viene in secondo ordine. I palazzi e le città possono essere distrutti, i regni abbattuti, la dignità di un uomo completamente annientata, una canzone ha il potere di rimanere nella testa della gente e quindi di sopravvivere ad un olocausto.

Le mie passioni sono: la poesia, la buona letteratura (soprattutto quella erotica), la pittura (soltanto da fruitore, non da praticante: un giorno se Dio vuole sarò un ricco collezionista... o un ladro), il sesso (se legato all'amore e al rispetto reciproco... ma anche a prescindere), ogni tipo di sostanza alcolica (con una predilezione per il vino rosso di cui sono un formidabile consumatore) e i sigari toscani (perché un vizio tira l'altro).

Per quanto riguarda gli ascolti posso affermare che le mie orecchie sono assolutamente onnivore. Ho, però, una preferenza per la Canzone d'Autore (meglio se datata), per la musica folk di ogni tempo e luogo, per l'Opera Lirica, per il Blues del Delta e il Chicago Style, per il Blues-Rock californiano e texano (non disprezzando i grandi maestri dell'English Blues), per la musica soul e il Rithm&Blues, per il Cool Jazz, il Be-Bop, il Cuban, il Free...

Ho approcciato alla musica abbastanza tardi non avendo esempi in famiglia che potessi seguire. Mio padre (che comunque ha il considerevole merito di avermi iniziato alla pratica della poesia) ha continuato a ripetermi almeno fino ai miei vent'anni la frase "la migliore musica è il silenzio!" (forse per le mie scarse doti di esecutore!?). Fatto sta che se certe cose devono accadere accadono. Ho iniziato a 15 anni lo studio del sassofono per intraprendere poi a 18 quello del pianoforte. Con la maggior età eccomi al cimento con il mio primo gruppo (gli "Sfinge"), con le prime "composizioni" e con la chitarra. Il periodo compreso tra i 19 e i 24 anni mi vede formare e sfasciare bands di breve durata (questo atteggiamento è per lo più determinato dalla rapida evoluzione dei miei gusti musicali e dalla totale mancanza di una guida dato che di ogni gruppo sono sempre il fondatore). A 24 anni, dopo una pausa piuttosto lunga dallo studio della musica, riprendo con i miei primi amori, il sax e la musica Jazz, sotto la guida del M° Cinzia Castiglione, leader degli "Yardbird Sax", per poi tornare di li a poco allo studio del pianoforte classico con il M° Alessandra Bellino. Ai miei 25 anni risale il primo concorso e la mia prima vittoria. Da allora, con esiti diversi, non ho più smesso (esibirsi per un pubblico attento e una giuria è come una droga a cui non posso e non voglio rinunciare: è la magia del Festival!). Nel 2001 entro a far parte, in qualità di cantante, del gruppo del M° Rosario Rosito, i "Toledo". L'esperienza (della durata di un anno solare) è molto nutriente e oltretutto mi da modo di conoscere validi musicisti con i quali collaborerò in seguito. Allo stesso anno risale la mia partecipazione al progetto "Gravitazero" che purtroppo non va in porto malgrado le splendide idee di fondo. Gli elementi di questo gruppo confluiranno quasi per intero, successivamente, nei "Voodoo Children" , dirompente blues band che ricorderò sempre con affetto. Nel 2002 nascono i "Diaspora". Da allora ad oggi numerose sono state le formazioni del gruppo, la struttura e gli orientamenti di genere, ma abbiamo sempre mantenuto una coerenza di fondo con il progetto iniziale tendenzialmente orientato alla canzone d’autore e alla musica folk.

 

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