Diaspora: diario fotografico 2004

 

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Premio Lunezia Giovani Autori 2004

21-22 luglio 2004: Aldo (sempre lui) nuovamente su un treno, questa volta la direzione è Aulla (MC), dove si tiene il "Premio Lunezia Giovani Autori 2004". qui, oltre ad allargare ulteriormente la conoscenza di colleghi nelle stesse, chi più, chi meno, condizioni di ricerca del meritato lauro e di altri che nonostante ogni forma di ostacolo lo hanno raggiunto ugualmente (vedi la nuova mini fotogallery per capire meglio ciò a cui mi riferisco) , con due esibizioni senz'altro riuscite, si guadagna gli applausi e i commenti positivissimi di pubblico, giuria e addetti ai lavori... ...tanto positivi che "non si poteva anche farlo vincere, tanto ci sarebbe riuscito anche da solo"... Vabbé, al ritorno sbuffi di sudore, pennelli, martellate ecc. lo aspettano per trasformare una specie di cantina colma di polverose "reliquie" nella più moderna e funzionale sala prove & recording studio che le nostre mani possono riuscire a costruire... a presto ragazzi, i Diaspora sono tornati.

 

 

Castrocaro 2004

27-30 giugno 2004: Aldo sparisce faticosamente (dato il traffico ferroviario bloccato) ai nostri occhi per partecipare alle semifinali del festival "Castrocaro voci e volti nuovi 2004". Nonostante il prevedibile risultato (per chi ci conosce e per chi ha visto l'imbarazzante serata finale in TV) è comunque una magnifica esperienza, il nutriente stage, la possibilità di conoscere validi colleghi, di stringere amicizie, di sapere ciò che anima il sottosuolo musicale di zone geograficamente lontane, ma vicine nel modo di fare arte e il riscontrare in questi compagni di ventura, al di là delle simpatie, giudizi positivi sul proprio lavoro è una cosa che non può essere che buona... va bene così.

 

 

Senza Etichetta 2004

23 maggio 2004:  mentre con una calma quasi inquietante si incomincia a ristrutturare il sound, la notizia che Aldo deve partire per Torino per partecipare a "Senza Etichetta" ci piomba addosso; frenetici lavori preparano un viaggio decisamente lungo, partiamo sabato pomeriggio, per arrivare, dopo 1000 km di sofferenza e contrazione del confine che separa l'uomo e l'automobile, la domenica mattina. Ciriè è un posto familiarmente inquietante: irpini per strada, canzoni napoletane alla radio e quella strana logica di fondo che conoscevamo... Un assolato tendone pomeridiano, il palatenda (anche questo ricorda qualcosa...) di villa "Remmert" ospita la manifestazione dove, i pochi ascoltatori che avevano sfidato il sole, ascoltata la impeccabile esibizione di Aldo,  ci regalano applausi e complimenti che ci fanno dimenticare per un po' le fatiche e pensare un fugace "ne è valsa la pena", prima che giungesse l'oscura idea del ritorno.

 

 

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9 marzo 2004: guardando la data dell'ultima news approccio quasi con paura a questo compito... devo sintetizzarvi tutto quello che è successo negli ultimi otto mesi, che ne è dei Diaspora, cosa abbiamo vissuto, perché mi ritrovo qui a scrivervi... proviamo... vi è mai capitato di credere così tanto a qualcosa da non riuscire a farne a meno? Questo è, più o meno quello che ci è capitato con il gruppo, ci è voluto poco per capire che non avremmo potuto fermarci mai... mentre sugli schermi di AllMusic veniva trasmesso lo spettacolo di Aldo a Pescara, la fucina creativa della band, un centro di tre cuori e tre cervelli non lontano dal luogo da cui vi scrivo, esplodeva di sound nuovi che prendevano forma di codici esadecimali incisi su hard disk, il disco era quasi pronto, ma forse il sound era troppo potente, i supporti informatici non hanno retto, l'hard disk che conteneva il lavoro ci ha abbandonati a dicembre, dovevamo cominciare daccapo... mentre il disco riprendeva forma la nostra mancanza del live si faceva sentire nelle forme più strane, Aldo ha cercato di appagarla nella solidità e nella potenza di una bella band di cover blues, i VoodooChildren, Antonio si è immerso nelle difficoltà e nelle soddisfazioni dei magici intrecci della musica classica, io ho dedicato il mio tempo ad apprendere più cose possibile pensando al tempo che non riuscivo a gestire e alle mille idee che mi si cozzavano in testa: era chiaro che non bastava, i Diaspora volevano ruggire sul palco, immergere il pubblico nell'atmosfera che solo il loro groove sa dare e immergersi negli occhi, nei visi e negli applausi entusiasti che ripetono i tempi e le parole delle nostre canzoni, avevamo bisogno di voi. La cosa ha assunto una chiarezza fulminante il 6 febbraio, il giorno in cui IL MATTINO ha voluto dedicarci un articolo; la gente amava i Diaspora, ne aveva bisogno. Dove erano i Diaspora? Che fine avevano fatto? Non importava che dovessimo spingere, il motore live dei Diaspora doveva ripartire. Abbiamo chiamato Alessandra, anche lei sembrava in crisi di Diasporastinenza, l'abbiamo ripresa a bordo è ora si ricomincia... aspettatevene delle belle! Nella prossima news vi darò notizie sui nuovi nati che abbiamo in progetto di aggiungere al sound, intanto vi segnalo, anche se credo che lo abbiate notato, che ho aggiunto un emeroteca al sito e che, causa non funzionamento, ho sostituito il guestbook. Fatevi sentire! A presto!

 

 

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