IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA (Aldo Granese)

 

il rovescio della mia medaglia
è un sogno masticato che schizza nel vuoto,
è il denaro della mia taglia
un cuore carcerato, un inferno d'azoto,
è il mio pubblico che si sbaglia
su che importanza dare alle cose che dico:
improbabilità e accozzaglia
di sensazioni amare a cui sono amico...

Sarà vero che sarò canaglia
e viva chi mi osserva sulla corda tesa!
Il sudore della mia maglia
è un fatto che mi snerva e ne faccio la spesa...
se raglia come una mitraglia,
che sia un continuo insulto o una subdola lode,
si sbaglia mentre m'attanaglia
un gelido sussulto che ad un tratto esplode...

Per ogni rifiuto c'è un treno che parte,
un baro che mescola ad arte le carte,
qualcuno che piange e mi sfugge il motivo
per questo ne scrivo...
Nel vino bevuto c'è Venere e Marte,
un clown che ripete la solita parte,
parole e parabole scritte in corsivo
da inchiostro cattivo...

Il rovescio della mia passione
in barba alle magagne dipinge il suo zelo,
un giorno scriverò una canzone
che di quelle montagne che reggono il cielo
farà vulcani in eruzione,
dei missili puntati contro il paradiso,
ma adesso, non chiedetemi come,
fra i miei sensi piagati c'è un contatto reciso...

Per ogni rifiuto c'è un uomo che danza,
che spreca e mortifica il tempo che avanza,
vi guarda beato e continua a sballare:
lasciatelo fare!
Nel vino bevuto la luce si scansa,
mi sfuma i contorni e cancella la stanza,
c'è l'oro nascosto che devo trovare...
in quindici giare.

Ho presente che i grandi poeti
muoiono in pozzi di acqua stagnante,
si fan beffe di tutti i divieti,
sia una cosa tragica o sia affascinante,
sono gonfio di tutti i rifiuti,
di tutta la sostanza dei vini passati,
di un alcolica pioggia di sputi:
a infrangere le regole fummo creati!

 

 

First CD page